Chi Siamo
Luigi Cattazzo nacque a Chiampo nel 1940, ove apprese in giovane età l'arte della panificazione.
Con l'aiuto della famiglia, a 16 anni il garzone Luigi, detto Gino, decise di iniziare un lavoro in proprio e nel 1956 apri l'attività di panettiere a San Giovanni Ilarione, nel Veronese.
Per il nostro infaticabile lavoratore era indispensabile la sua moto Lambretta, con la quale raggiungeva il luogo di lavoro e la clientela.
Questo mezzo di trasporto sarà sempre legato alla memoria familiare.
La capacità di Gino di adattare la sua professionalità ai tempi e di soddisfare in ogni momento le esigenze ed i gusti della gente, lo portarono ad aprire nel 1967 una nuova pasticceria nel suo paese natale, Chiampo. Grazie alla fragranza della merce e alla raffinatezza dei prodotti artigianali offerti, la pasticceria divenne subito rinomata in tutta la valle.
Gino sapeva intrattenere le persone, che trattava sempre con garbo e discrezione. Questa capacità divenne prerogativa dell'intera famiglia Cattazzo. Forte degli insegnamenti del padre, nel 1989 il figlio Luca si sentì pronto ad intraprendere un'attività in proprio ed apri la sua pasticceria a San Giovanni Ilarione.
Supportato dalla famiglia, nel 1999 Luca diede vita ad una grande realtà per Chiampo, ossia "La Pieve Hotel". L'intuito del posto presecelto, il nome che richiama il famoso santuario e la capacità del titolare di saper mettere a proprio agio le persone, e di avere un ottimo rapporto con la clientela, si dimostrarono vincenti.
Dopo la perdita di Gino, il testimone è passato alla nuova generazione, pronta con il nipote Alberto a seguire le orme del nonno e a collaborare con il padre Luca per portare avanti il progetto di famiglia.
Così l'arte di saper trattare con umanità la gente si è tramandata da padre in figlio ed è diventata una tradizione per i Cattazzo.
Ora è Luca con l'aiuto della moglie Luisella che accoglie in hotel i graditi ospiti con calore, mettendoli a proprio agio e facendoli sentire sempre casa loro. Un giorno il testimone passerà nelle mani di Alberto, che senz'altro porterà avanti l'attività nel rispetto degli insegnamenti ricevuti.